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Chiusure Celebri: Il 2024 segna la fine di icone turistiche nel mondo

Il 2024 segna la scomparsa di celebri istituzioni turistiche, ma offre anche nuove opportunità per gli avventurieri di oggi.


Viaggiare, un tempo sogno di pochi, è oggi alla portata di molti. Le rotte aeree si espandono, collegando angoli di mondo che un tempo sembravano remoti e inaccessibili. Ma la cronaca di quest’anno ci porta a dover salutare alcuni luoghi iconici, che hanno attratto visitatori da ogni angolo del pianeta, ora costretti a chiudere definitivamente i battenti.

Stando a quanto riportato da fonti autorevoli, tra cui CNN, il 2024 ha visto la chiusura di diverse celebri destinazioni a causa di emergenze economiche, disastri naturali o scelte strategiche. Eppure, come spesso accade nella vita, per ogni chiusura si apre una nuova opportunità. Ecco un elenco di alcune delle attrazioni che non accoglieranno più turisti nel 2025, accanto alle alternative che si stanno facendo strada nel panorama globale.

Addio ai Simboli di Las Vegas

Due nomi emblematici hanno lasciato la skyline di Las Vegas: il Tropicana e il Mirage. Il primo, demolito a ottobre, lascerà spazio a uno stadio per gli Oakland Athletics, una squadra di baseball in trasferta. Il Mirage, invece, chiuderà il suo capitolo storico per essere trasformato in una nuova proprietà Hard Rock, caratterizzata da una gigantesca chitarra che cambierà radicalmente il volto della zona.

Alternativa: Per chi cerca novità a Las Vegas, non si può perdere Sphere, il nuovo complesso futuristico che ha esordito con concerti degli U2 e che promette di rivoluzionare l’evento dal vivo con la sua sorprendente struttura a LED.

La Scomparsa di Chez Michou a Parigi

Montmartre, il cuore pulsante della Parigi bohemien, ha perso un pezzo importante della sua storia: Chez Michou, storico drag club che ha ispirato il celebre musical “La Cage aux Folles”. La chiusura segue la triste dipartita del fondatore, Michel “Michou” Catty, avvenuta nel 2020, e il locale non ha potuto superare le difficoltà economiche.

Alternativa: Per un’alternativa imperdibile, gli amanti del cabaret possono dirigersi al Crazy Horse, un locale iconico nei pressi degli Champs-Élysées, noto per le sue esibizioni scintillanti.

Il Rubin Museum of Art a New York

Un duro colpo per il panorama culturale di New York: la chiusura del Rubin Museum of Art, che ospitava una delle collezioni di arte himalayana più vaste al mondo. Visto il suo abbandono, si trasformerà in un “museo senza muri”, con alcune opere trasferite al Brooklyn Museum.

Alternativa: Per continuare a esplorare opere d’arte legate a queste culture, si può visitare il Nicholas Roerich Museum, un’intima gemma nell’Upper West Side dedicata al celebre pittore russo.

La Chiusura di Fotografiska a New York

Anche il celebre Fotografiska, filiale del museo di fotografia di Stoccolma, ha chiuso i battenti a Park Avenue a fine settembre, anche se gli amministratori sperano di trovare una nuova sede.

Alternativa: Gli appassionati di fotografia possono recarsi all’International Center of Photography, situato nel Lower East Side, dove troveranno un punto di riferimento per eventi e mostre fotografiche di qualità.

La Wayfarers Chapel in California

La Wayfarers Chapel, splendida chiesa di vetro designata come sito storico, ha dovuto chiudere a causa di frane potenziali. Progettata dal figlio di Frank Lloyd Wright, Lloyd Wright, la struttura attenderà un nuovo alloggio.

Alternativa: Per chi ricerca capolavori architettonici, la Christ Cathedral a Garden Grove, nota come la “cattedrale di cristallo”, rappresenta una valida alternativa.

Gion a Kyoto

La storica area di Gion, a Kyoto, ha subito restrizioni per limitare il flusso turistico e proteggere la cultura giapponese delle geishe. Le strade secondarie saranno chiuse per ridurre il fenomeno dei “geisha paparazzi”.

Alternativa: Per scoprire di più sulla cultura delle geishe, il Gion Kagai Art Museum offre un’esperienza arricchente con mostre interattive che inizieranno nel 2024.

La Chiusa di Living Computers a Seattle

Il museo di Seattle, creato dal co-fondatore di Microsoft Paul Allen, non aprirà più i battenti. Gli oggetti esposti saranno venduti all’asta.

Alternativa: Gli appassionati di cultura pop possono visitare il Museum of Pop Culture, un’altra assoluta imperdibile nella città, con collezioni dedicate alla fantascienza e alla cultura pop.

Crolla il “Double Arch” nel Glen Canyon

La natura ci priva di una meraviglia: il “Double Arch”, all’interno del Glen Canyon National Recreation Area, è crollato nel 2024 a causa dell’erosione.

Alternativa: Lo Utah resta una terra ricca di bellezze naturali, con punti di riferimento come il Arches National Park, dove i visitatori possono scoprire altre meraviglie architettoniche del paesaggio.


Giorgio Bassi

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Giorgio Bassi

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