Terremoto all’alba a Bologna, forte scossa avvertita anche a Firenze

Paura in Emilia e Toscana: il sisma ha svegliato numerosi residenti, ma al momento non si registrano danni.

Paura in Emilia e Toscana: il sisma ha svegliato numerosi residenti, ma al momento non si registrano danni.

Scossa alle 5:08 tra Alto Reno Terme e Porretta

Una forte scossa di terremoto è stata registrata all’alba di oggi, alle 5:08 del mattino, in provincia di Bologna, con epicentro localizzato a 2 chilometri da Alto Reno Terme, in prossimità di Porretta Terme e Castel di Casio, nel cuore dell’Appennino emiliano. Secondo quanto riportato dall’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia), il sisma ha avuto una profondità di 55,1 km, un valore che ne ha favorito un’ampia propagazione, pur mantenendo un impatto contenuto sulla superficie.

Sisma avvertito in un’ampia area del Centro-Nord

Il terremoto è stato avvertito distintamente in numerose province, dalla Toscana all’Emilia-Romagna, e anche oltre. Segnalazioni sono arrivate da Firenze, Pistoia, Modena, Reggio Emilia e Ferrara. Sui social, numerosi utenti hanno raccontato di essere stati svegliati dal tremore:
“Sentita a Bologna al punto di svegliarmi. Durata credo circa 5 secondi”, scrive un utente.
“Qui a Pistoia sentito bene ma durata secondi”, aggiunge un altro.
“A Fiumalbo (Mo) sentito bene, ha tremato il letto”, conferma un altro ancora.

Nessun danno, ma grande spavento tra la popolazione

Fortunatamente, al momento non si registrano danni a persone o cose, né sono giunte richieste di soccorso alle centrali operative della protezione civile. Tuttavia, la paura è stata tanta, soprattutto nelle località più vicine all’epicentro, tra cui Sambuca Pistoiese e Camugnano, comuni già sensibili al rischio sismico.

L’Appennino tra Emilia e Toscana resta un’area ad alta sismicità

L’area colpita dal terremoto di questa mattina non è nuova a fenomeni sismici, essendo situata in un punto di contatto tra la placca africana e quella euroasiatica. In particolare, l’Appennino settentrionale è una delle zone a maggiore rischio sismico d’Italia, con una lunga storia di eventi anche di media e alta intensità.

L’INGV continuerà a monitorare l’evoluzione della sequenza, anche se non risultano al momento repliche significative o attività sismica in aumento.

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