Decine di persone si sono radunate davanti alla Taverna Santa Chiara per mostrare vicinanza alla titolare, oggetto di minacce dopo un confronto con turisti israeliani.
Tanti accorrono al ristorante dopo le polemiche
NAPOLI – Da questa mattina, decine di cittadini si sono recati alla Taverna Santa Chiara, nel centro storico di Napoli, per esprimere sostegno alla titolare Nives Monda, coinvolta nei giorni scorsi in una discussione con una coppia di turisti israeliani. La vicenda, legata a un confronto sull’attuale situazione in Medio Oriente, ha generato una forte reazione online, con un’ondata di commenti critici, recensioni negative e minacce rivolte all’attività e alla sua proprietaria.
Nonostante l’atmosfera difficile, il locale ha riaperto regolarmente. In tanti hanno scelto di pranzare sul posto o di passare per un semplice saluto. Alcuni hanno portato fiori, altri messaggi scritti. Presente anche l’avvocato Domenico Ciruzzi, che ha assunto la difesa legale della ristoratrice.
Nel pomeriggio, la presenza dell’ex presidente della Camera Laura Boldrini ha attirato ulteriormente l’attenzione sulla vicenda. Dopo aver parlato con Monda e il suo staff, Boldrini ha rilasciato una dichiarazione pubblica a sostegno della ristoratrice.
Le parole di Boldrini e la reazione di Monda
“Qui c’è stato chi, come Nives, ha provato semplicemente a dire le cose come stanno a Gaza – ha affermato Boldrini – oltre 50.000 persone sono state uccise dal governo Netanyahu, questo è un dato di fatto, e questa persona si è sentita aggredita ed insultata come antisemita, razzista e sostenitrice del terrorismo. È una cosa inaccettabile – ha sottolineato – criticare le politiche del governo Netanyahu è legittimo perchè sta cercando di sterminare il popolo Palestinese. Nessuno si deve permettere di associare questo all’antisemitismo, questo è un automatismo offensivo che non può passare come normale. Io sono venuto qui ad esprimerle la mia solidarietà, anche per la gogna a cui è stata sottoposta. Ho assistito adesso in diretta ad una telefonata agghiacciante che ha ricevuto in cui le dicevano ‘tu hai finito di vivere, la tua famiglia ha finito di vivere, sarete costretti ad andare via’”.
La titolare, provata dalle numerose minacce ricevute, ha ringraziato le persone accorse: “Questa è l’onda d’amore che spazza via tutto il resto – ha detto Monda, appena rientrata da un incontro legale – tutta questa solidarietà dà l’idea che le persone sappiano ancora cosa significhi restare umani”.
Secondo quanto riportato dalla stessa ristoratrice, le intimidazioni avrebbero avuto inizio sabato, con una raffica di messaggi offensivi e telefonate anonime. “Una donna che con senso di responsabilità ha detto le cose come stanno perché non si rassegna all’indifferenza deve essere apprezzata – ha concluso Boldrini – perché vuol dire che tiene la schiena dritta di fronte ad un’indifferenza generale che sta diventando complice di questo genocidio”.
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