Il futuro Papa Leone XIV, intercettato per strada a Roma, ha parlato del conclave e del suo cammino di fede con toni sobri e spirituali.
Pochi giorni prima dell’apertura del conclave che lo avrebbe eletto nuovo pontefice, Robert Francis Prevost, allora cardinale, è stato casualmente intercettato per le vie di Roma dalla giornalista Claudia Marchionni. Le immagini dell’incontro, trasmesse durante la trasmissione “4 di sera” condotta da Paolo Del Debbio su Retequattro, mostrano un Prevost pacato e riservato, intento a rispondere con semplicità alle domande poste a ridosso di uno degli appuntamenti più importanti della Chiesa cattolica.
“Eminenza, molti tifano per lei in questi giorni. Molti sperano che sia lei il nuovo Papa“, chiede la giornalista. Il cardinale replica con un sorriso contenuto: “È tutto nelle mani dello Spirito Santo“. Quando Marchionni insiste, chiedendo se questo sia tutto ciò che intende dire a chi lo sostiene, Prevost chiarisce: “L’unica cosa a tutti. Questo è soprattutto un evento di Chiesa, di una Chiesa di fede che vuole cercare la volontà di Dio, vuole essere vicino a quelli che soffrono. E allora: nelle sue mani. Non posso dire altro perché non so altro“.
La breve conversazione prosegue con l’osservazione secondo cui il cardinale possiede caratteristiche considerate preziose per il ruolo papale: una profonda conoscenza dell’America Latina, un forte legame con Roma e una lunga esperienza nei rapporti con i vescovi. “Tutto questo è vero“, conferma Prevost. Infine, alla domanda se si sentirebbe pronto a essere scelto dallo Spirito Santo, la sua risposta resta coerente: “Sono nelle sue mani“.
Sebbene non fosse tra i favoriti per il soglio pontificio, Robert Francis Prevost era tra i nomi seguiti con attenzione da osservatori e analisti. Nato a Chicago, ha guidato il Dicastero per i vescovi, uno degli incarichi più delicati nella governance ecclesiastica, dimostrando negli anni un’adesione convinta alla visione pastorale di Papa Francesco.
Tra i temi a lui più cari si evidenziano l’attenzione per l’ambiente, l’inclusione sociale e l’apertura verso i migranti. Ha sostenuto una revisione della prassi pastorale per permettere ai fedeli divorziati e risposati civilmente di accedere alla comunione, segnando un orientamento attento alle sfide del tempo presente.
Tuttavia, su altri fronti come l’ordinazione delle donne o la benedizione delle unioni omosessuali, le sue posizioni hanno suscitato dibattito all’interno del mondo cattolico, rivelando la complessità del confronto teologico in corso.
Oggi, con il nome di Leone XIV, il nuovo Papa è chiamato a guidare la Chiesa in una fase storica caratterizzata da importanti cambiamenti e da questioni ancora aperte, tra cui anche l’attenzione verso i dossier legati a presunti casi di abusi. La sua figura si presenta come quella di un pastore di equilibrio, fede e sobrietà.
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