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Muore a 41 anni dopo essere stato mandato a casa dal pronto soccorso: mistero sul decesso, disposta l’autopsia

Francesco Graziani è stato trovato senza vita nella sua abitazione di Ceprano due settimane dopo essere stato dimesso dal pronto soccorso. Avviati accertamenti.


Ritrovato senza vita in casa: aveva chiesto aiuto per dolori addominali

CEPRANO – È stata la moglie a lanciare l’allarme, preoccupata per le mancate risposte al telefono. Poco dopo, un familiare ha raggiunto l’abitazione di Francesco Graziani, trovandolo privo di sensi. I soccorsi, giunti sul posto, hanno potuto soltanto constatarne il decesso. L’uomo aveva 41 anni e, secondo quanto ricostruito, due settimane prima si era recato al pronto soccorso dell’ospedale Spaziani di Frosinone per forti dolori allo stomaco. Dopo la visita, era stato dimesso.

Il decesso è avvenuto nel pomeriggio di martedì 13 maggio. I carabinieri di Ceprano sono intervenuti nell’appartamento insieme al personale sanitario. Il magistrato ha disposto il sequestro della salma e l’esecuzione di un’autopsia per stabilire con esattezza le cause della morte. I familiari, rappresentati legalmente dall’avvocata Roberta Paesano, hanno chiesto che venga fatta piena luce su quanto accaduto.


Familiari e amici sotto shock: avviate le indagini

Secondo una prima ricostruzione, Francesco Graziani si sarebbe sentito male già da alcuni giorni prima della morte. Il dolore allo stomaco lo aveva spinto a rivolgersi ai sanitari, ma dopo la visita era tornato a casa senza ulteriori indicazioni di ricovero. Dopo il tragico ritrovamento, sarà ora l’esame autoptico a chiarire se ci siano state negligenze o se la causa della morte sia legata a fattori imprevedibili.

Graziani era un dipendente della Special Product’s Line di Anagni e svolgeva anche il ruolo di dirigente sindacale. Era molto conosciuto nella zona di Ceprano e in tutto il Frusinate. Numerosi i messaggi di cordoglio arrivati da colleghi, amici e conoscenti. “Francesco è stato un punto di riferimento per tante colleghe e colleghi, un uomo appassionato e generoso che ha vissuto il suo impegno sindacale con serietà, competenza e grande umanità”, si legge in una nota pubblicata dalla sigla UGL Chimici.

Anche sui social sono comparsi numerosi messaggi di affetto. “Mi hai lasciato senza parole, mi mancherai tanto”, ha scritto un amico. Un altro ricorda così il 41enne: “Avevi il dono della cosiddetta parola giusta per tutti. Eri diavolo e angelo allo stesso modo con il tuo fare leggero”.

L’indagine in corso punta ora a chiarire eventuali responsabilità e a ricostruire l’intero percorso clinico affrontato da Graziani prima del decesso.

Francesco Antonicelli

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