Scandalo nel Pd Bat, si dimette il segretario provinciale Lorenzo Marchio Rossi dopo le pressioni legate al caso Caracciolo
Il segretario provinciale del Pd nella Bat, Lorenzo Marchio Rossi, si è dimesso dopo settimane di tensioni legate al caso Caracciolo e alle indagini su appalti e sanità.
Dimissioni ufficiali e riflessi sul partito
BARI – Le dimissioni di Lorenzo Marchio Rossi da segretario provinciale del Partito Democratico della Bat sono arrivate nella serata di sabato, in un contesto politico diventato sempre più complesso dopo il coinvolgimento del consigliere regionale Caracciolo in un’indagine per corruzione e il caso della laurea falsa della moglie, scoperto nei mesi scorsi. La direzione nazionale del partito, già orientata al commissariamento, ha considerato il passo indietro di Marchio Rossi come una mossa necessaria per favorire una fase di ricostruzione interna.
In una lettera indirizzata alla segretaria nazionale Elly Schlein, Marchio Rossi ha formalizzato la decisione, parlando di “rammarico” ma anche di risultati ottenuti sul territorio, come le recenti vittorie alle elezioni comunali a Margherita di Savoia e alle provinciali. Nella missiva, ha evidenziato le difficoltà derivanti dal clima interno al partito e dalla “persistente situazione di commissariamento di due nostri circoli”, riferendosi a Trinitapoli e San Ferdinando di Puglia, dove si voterà nel fine settimana. Il segretario uscente ha inoltre denunciato “un pregiudizio nei confronti del mio operato” proveniente sia dal livello nazionale che da una componente interna minoritaria.
I rapporti con Caracciolo e la linea del partito
Le dimissioni di Marchio Rossi arrivano dopo una fase di forti tensioni, acuite dal legame politico con Caracciolo, consigliere regionale escluso di fatto dal partito dopo l’emersione della vicenda giudiziaria e non più ricandidabile. Fonti vicine al Pd spiegano che la scelta di Marchio Rossi era considerata imminente e funzionale al rinnovamento richiesto da Schlein, soprattutto in vista delle prossime elezioni regionali.
Nonostante una dichiarazione in cui aveva espresso “preoccupazione” per la situazione giudiziaria di Caracciolo, Marchio Rossi non è riuscito a scrollarsi di dosso l’accusa, avanzata dalle minoranze territoriali e dai vertici nazionali, di aver co-gestito il partito insieme all’ex capogruppo. In particolare, viene contestato un atteggiamento considerato troppo tollerante nei confronti di un sistema di interessi economici che tocca ambiti strategici come la sanità e il ciclo dei rifiuti.
Nelle prossime ore, il Partito Democratico procederà con la nomina di un commissario esterno, che con ogni probabilità arriverà da fuori Puglia, secondo una prassi ormai consolidata in casi simili. L’obiettivo sarà quello di ristabilire un equilibrio interno e ricostruire una rete organizzativa sul territorio, in un momento cruciale per il futuro politico della provincia.