Categories: Cronaca Italiana

I medici: “E’ solo un pò d’ansia”, 17enne collassa a scuola per un arresto cardiaco

Una 17enne britannica ha avuto un arresto cardiaco in aula a Cambridge: insegnanti la rianimano, poi l’intervento dei medici. Aveva riferito dolori al petto da tempo.


Malore improvviso in aula: studentessa salvata con il defibrillatore

È stata salvata grazie al tempestivo intervento degli insegnanti una ragazza di 17 anni che ha avuto un arresto cardiaco durante una lezione in una scuola di Cambridge, nel Regno Unito. La giovane si è improvvisamente accasciata al suolo davanti ai compagni. I docenti, presenti in aula, hanno eseguito immediatamente le manovre di rianimazione cardiopolmonare e utilizzato il defibrillatore semiautomatico presente nell’istituto, riuscendo a riattivare il battito prima dell’arrivo dei soccorsi.

Trasportata d’urgenza in ospedale, la ragazza è rimasta in coma per tre giorni e ha trascorso circa un mese sotto osservazione medica. Al termine del ricovero, i sanitari hanno deciso di impiantarle un defibrillatore interno per monitorare costantemente il ritmo cardiaco e ridurre il rischio di altri episodi simili.

Secondo quanto emerso, la giovane avrebbe segnalato episodi ricorrenti di dolore al petto già nei due anni precedenti. Tuttavia, i sintomi erano stati attribuiti ad ansia e non erano stati effettuati accertamenti specialistici. “Avevo dolori al petto ma i medici hanno semplicemente attribuito il problema all’ansia”, ha raccontato la ragazza.


La testimonianza: “Non date per scontato che sia solo ansia”

La 17enne ha deciso di raccontare la sua esperienza per accrescere la consapevolezza sui rischi legati all’arresto cardiaco giovanile e sull’importanza di saper riconoscere tempestivamente i sintomi. “L’unica indicazione che avessi qualche problema erano lievi dolori al petto, ma i medici hanno semplicemente attribuito il problema a sintomi fisici di ansia e non hanno mai approfondito”, ha spiegato.

Nel suo racconto ha voluto rivolgersi soprattutto ai coetanei e alle famiglie, invitandoli a non sottovalutare i segnali del corpo: “Non date per scontato che i medici abbiano sempre ragione. Conoscete il vostro corpo meglio di chiunque altro e se pensate che qualcosa non vada, non dovete avere paura di insistere e di farvi visitare. I problemi cardiaci possono colpire chiunque”.

Dopo l’accaduto, la ragazza ha espresso il desiderio che sempre più persone imparino a usare il defibrillatore e a praticare la rianimazione cardiopolmonare. “Ora che è successo, voglio solo continuare a vivere la vita che voglio. Mi sento come se mi fosse stata data una seconda possibilità”, ha dichiarato.

Francesco Antonicelli

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