Bari, va a fare un massaggio e accusa un malore, muore commercialista 50enne, si ipotizza attività di prostituzione
Un uomo di 50 anni è deceduto in un centro benessere del quartiere Picone: indagata la titolare. Sequestrati medicinali, si ipotizza attività di prostituzione.
Morte sospetta nel centro massaggi di Picone
BARI – La Procura di Bari ha avviato un’indagine per fare luce sul decesso di un uomo di 50 anni, avvenuto lo scorso 9 maggio all’interno di un centro benessere situato nel quartiere Picone. Secondo quanto emerso, la vittima, un professionista barese, si sarebbe recata nella struttura per un trattamento, ma è stata trovata priva di vita all’uscita, con una ferita lacero-contusa localizzata nella zona occipitale della testa.
I primi rilievi sono stati effettuati dai carabinieri, intervenuti insieme ai soccorritori del 118. La Procura ha immediatamente disposto il sequestro del centro massaggi e aperto un fascicolo per accertare eventuali responsabilità. L’indagine è al momento incentrata su due ipotesi di reato: sfruttamento della prostituzione e morte come conseguenza di altro reato.
La titolare della struttura, una donna italiana di 50 anni, risulta formalmente indagata. Al momento non sono stati resi noti ulteriori dettagli sulla sua posizione, mentre proseguono gli accertamenti da parte del personale della medicina legale del Policlinico di Bari, incaricato di stabilire le cause esatte del decesso.
Nel centro sequestrati medicinali e sostanze sospette
Nel corso dell’ispezione effettuata dalle forze dell’ordine all’interno del centro benessere, sarebbero stati rinvenuti e sequestrati alcuni medicinali, il cui uso e conservazione sono ora oggetto di analisi. Gli inquirenti sospettano che dietro la facciata di attività lecita potesse celarsi un’attività finalizzata allo sfruttamento sessuale, ma ogni ipotesi resta al momento in fase di verifica.
Un elemento che alimenta i sospetti è il precedente decesso registrato nella stessa struttura nel mese di ottobre 2024, anch’esso al centro di indagini per chiarirne la dinamica. Al momento, tuttavia, non è stato confermato alcun collegamento diretto tra i due episodi.
Le indagini proseguono con la massima riservatezza, e ulteriori sviluppi sono attesi nelle prossime settimane, anche in base agli esiti degli esami autoptici. Gli investigatori stanno inoltre acquisendo le immagini di eventuali telecamere di sorveglianza presenti nei pressi della struttura e raccogliendo testimonianze utili a ricostruire le ultime ore della vittima.
“Stiamo verificando tutte le circostanze per chiarire se si tratti di una morte accidentale o se ci siano responsabilità penali”, ha spiegato una fonte vicina all’inchiesta. Non si esclude che possano emergere nuovi elementi rilevanti dai dati medici e tossicologici.