L’attore si confida nel programma di Francesca Fagnani: dal successo internazionale ai momenti difficili, passando per le relazioni, l’alcol e il sogno hollywoodiano.
Michele Morrone si è raccontato senza filtri durante l’intervista andata in onda a Belve, programma condotto da Francesca Fagnani. L’attore, noto al grande pubblico per il ruolo nel film “365 giorni”, ha ripercorso il suo percorso professionale e personale, rivendicando la strada intrapresa: “Divo internazionale? Sì, ci ho messo 30 anni”. Ha affermato di essersi sempre sentito destinato a un cinema diverso da quello nazionale: “Non mi sono mai visto nel circoletto italiano. Ho studiato inglese perché volevo arrivare a Hollywood”.
Rispondendo alle domande sul suo talento, ha dato un’autovalutazione: “Come attore mi do 8, come cantante 7. Non mi considero un modello, anche se rappresento un brand internazionale”. Il rapporto con il cinema italiano, tuttavia, non è privo di tensioni: “In Italia devi essere il poeta maledetto, quello che si fa le canne. Non sono così”, ha detto riferendosi a un certo ambiente culturale che, a suo dire, lo escluderebbe per pregiudizio. E aggiunge: “Del David di Donatello non me ne frega nulla”.
Morrone ha raccontato anche di un episodio sul set della fiction Come un delfino, dove un collega lo avrebbe sminuito perché era solo una comparsa: “Lo saluto, oggi fa televendite di notte. I leoni non fanno a gara coi gatti”. Tra gli attori che stima, uno solo: “Più bravo di me solo Alessandro Borghi, gli altri sono tutti peggio”.
Nel corso dell’intervista, Morrone ha parlato anche della sua vita privata, senza evitare i momenti più fragili. Riguardo alla relazione con Moara Sorio, ha ammesso: “È finita perché sono stato un idiota. È una dannazione: rovinare ciò che amo. Ma non mi vergogno a dire che la amo ancora”. Sulla sua capacità di amare ha aggiunto: “Mi annullo e dimentico di essere un uomo. Poi faccio sciocchezze”.
Padre a soli 24 anni, ha raccontato di non essersi sentito pronto per quel ruolo: “Non avevo una lira, ma sapevo dove volevo andare. Non mi pento di aver lasciato la mia famiglia per rincorrere i miei sogni”. Ha definito la scelta egoista, ma necessaria: “Volevo diventare chi sono oggi e ne è valsa la pena”.
Il racconto si è fatto ancora più personale nel momento in cui ha parlato del rapporto con l’alcol e dei pensieri oscuri vissuti in passato: “Bevevo anche due bottiglie di vino al giorno. Una volta ho rischiato seriamente”. Anche durante la fine della sua ultima relazione ha vissuto momenti difficili: “Per la disperazione ho toccato il fondo, ho fatto pensieri poco leciti su me stesso. Ma non volevo perdermi e mi sono ripreso”.
Tra i passaggi più intimi dell’intervista, Morrone ha parlato anche di esperienze affettive vissute lontano dai riflettori: “Quello sul set non è stato l’unico bacio omosessuale che ho avuto. Mi è capitato per curiosità”. Ha precisato che non si è trattato di esperienze fisiche, ma di baci avvenuti per motivi personali.
Infine, un episodio drammatico legato a una precedente relazione: “Mi drogava. Trovavo fiori secchi imbevuti di non so cosa nel cibo”. Ha detto di non aver denunciato la donna, scegliendo invece di allontanarsi: “Non ragionavo più bene. Me ne sono andato, è finita nel dimenticatoio”.
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