Previsto un edificio da 120 metri nel quartiere Japigia di Bari: ospiterà abitazioni, uffici, negozi e un albergo con tempi autorizzativi semplificati.
A Bari prende forma l’ipotesi di un nuovo grattacielo da 120 metri nel quartiere Japigia, destinato a diventare il più alto della città. Il progetto, promosso dalla società Opera Prima srl, è legato alla possibilità di accedere alla Zes Unica, la Zona Economica Speciale istituita dal governo per favorire gli investimenti nel Mezzogiorno. La procedura semplificata della Zes consentirebbe di ridurre drasticamente i tempi autorizzativi e bypassare l’approvazione del consiglio comunale.
L’iniziativa riguarda un’area di 9mila metri quadri tra via Oberdan e via Caldarola, già acquisita all’asta nel 2022 dall’imprenditore Antonio Albanese, in partnership con il gruppo Marseglia di Monopoli. I terreni, in precedenza legati alla lottizzazione denominata Pue Seven 41, erano stati ceduti dalla società Immorbedan, poi fallita. Il nuovo progetto prevede la realizzazione di un complesso multifunzionale, con residenze, spazi commerciali, uffici e una struttura ricettiva. Per la progettazione, è stato incaricato lo studio ACPV Architects, fondato da Antonio Citterio e Patricia Viel.
Opera Prima ha chiesto di poter modificare la destinazione d’uso originaria prevista dal Piano urbanistico esecutivo (Pue), spalmando la volumetria concessa in altezza attraverso la costruzione di un grattacielo, anziché in larghezza come precedentemente previsto. L’intervento è stato motivato dalla volontà di «ridurre il consumo di suolo e liberare aree per creare un nuovo spazio urbano, la Piazza». Tra le opere compensative, sono previste un’area verde e un parcheggio.
La possibilità di utilizzare la procedura della Zes Unica rappresenta un passaggio cruciale per il futuro del progetto. La Zes è uno strumento pensato per agevolare gli investimenti nel Sud Italia, prevedendo iter autorizzativi ridotti, incentivi fiscali e uno sportello unico digitale per la gestione delle domande. In questo caso, la società ha già avviato il confronto con gli uffici competenti per ottenere il riconoscimento dell’intervento come insediamento produttivo. Infatti, il 51% della superficie sarà destinato a funzioni direzionali e produttive, tra cui l’albergo.
In base alla normativa vigente, l’autorizzazione ottenuta tramite la Zes rappresenterebbe essa stessa una variante urbanistica, evitando il passaggio in consiglio comunale. La Regione e il Comune sarebbero coinvolti solo per l’espressione di un parere all’interno di una conferenza dei servizi, senza valore vincolante.
Ad oggi, si tratta del primo progetto a Bari che potrebbe essere approvato direttamente attraverso il meccanismo della Zes Unica, sebbene in altri comuni pugliesi siano già stati avviati iter simili. La decisione finale spetterà alla struttura tecnica della Zona Economica Speciale, chiamata a valutare la conformità del progetto rispetto ai requisiti richiesti.
Nel frattempo, l’amministrazione comunale non ha ancora assunto una posizione ufficiale sulla nuova proposta, che potrebbe incidere in modo significativo sulla trasformazione urbanistica del quartiere Japigia.
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