Mattarella modifica il decreto sul Ponte di Messina: eliminata la norma sui controlli antimafia voluta da Salvini

Il presidente della Repubblica ha promulgato il decreto Infrastrutture, escludendo una clausola che accentrava i controlli antimafia al Viminale. Salvini esprime amarezza.

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Norma sui controlli antimafia esclusa dal decreto

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha emanato il decreto Infrastrutture approvato dal governo, apportando però una significativa modifica: è stata esclusa la norma che prevedeva un accentramento dei controlli antimafia sotto la responsabilità del ministero dell’Interno. Tale disposizione, sostenuta in particolare dal ministro dei Trasporti Matteo Salvini, puntava a velocizzare le verifiche attraverso l’affidamento a una struttura interna al Viminale, guidata da un prefetto.

Il Quirinale ha ritenuto inopportuna questa norma, giudicandola non più severa rispetto all’attuale Codice antimafia e potenzialmente in deroga a esso. Inoltre, è emerso che l’articolo in questione non era presente nella bozza del decreto inviata inizialmente al Colle, ma sarebbe stato inserito poco prima della riunione del Consiglio dei ministri. Per queste ragioni, il presidente Mattarella ha deciso di non includerlo nel testo definitivo, firmato nei giorni scorsi.

La reazione del ministero dei Trasporti è stata immediata: in una nota, ha espresso “grande sorpresa e amarezza” per l’esclusione della norma e ha auspicato che il Parlamento possa reintrodurla durante l’iter di conversione del decreto. Fonti parlamentari riferiscono che la Lega starebbe già valutando l’opzione di reinserirla come emendamento, aprendo così un potenziale fronte con il Quirinale.

Via libera ambientale, ma protestano le opposizioni

Nel frattempo, il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina ha compiuto un passo avanti. La commissione di Valutazione d’impatto ambientale del ministero dell’Ambiente ha dato parere favorevole alla versione aggiornata del piano esecutivo. Dopo mesi di attesa e richieste di chiarimenti, la società Stretto di Messina ha fornito la documentazione richiesta, ottenendo l’approvazione tecnica necessaria per procedere.

Per Matteo Salvini, si tratta di un “fondamentale passo in avanti” verso l’inizio dei lavori. Anche Pietro Ciucci, amministratore delegato della società, ha parlato di un progresso decisivo che avvicina l’approvazione da parte del Cipess, il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile.

Non sono mancate le critiche da parte delle opposizioni. Il deputato del Movimento 5 Stelle Agostino Santillo ha contestato il parere favorevole del ministero, giudicandolo privo di solide basi tecniche. “Attendiamo di conoscere come siano stati risolti i problemi ingegneristici e ambientali presenti nelle 62 prescrizioni”, ha dichiarato. Sulla stessa linea il deputato di Alleanza Verdi e Sinistra Angelo Bonelli, secondo cui il governo avrebbe violato la direttiva Habitat dell’Unione europea dichiarando l’assenza di alternative al progetto. Bonelli ha annunciato iniziative presso la magistratura e le autorità europee.

Prossimi passaggi decisivi per l’opera

Con il parere positivo del ministero dell’Ambiente, l’ultimo passaggio formale è rappresentato dal via libera del Cipess, previsto nelle prossime settimane. Se l’esame dovesse concludersi senza intoppi, l’apertura dei cantieri potrebbe avvenire entro l’estate, come più volte annunciato dal ministro Salvini.

“È fondamentale garantire legalità e trasparenza con controlli antimafia rigorosi, come già avviene per le Olimpiadi”, ha ribadito Salvini durante un intervento televisivo. Il ministro ha confermato che l’obiettivo resta l’avvio degli espropri e dei lavori entro pochi mesi.

Restano da chiarire i tempi e le modalità di coinvolgimento dell’Unione europea, cui il governo ha inviato una nota informativa per dettagliare gli aspetti ambientali del progetto.