Il culturista Nikita Tkachuk è deceduto a 35 anni dopo anni di complicazioni causate da iniezioni illegali per gonfiare i muscoli in modo innaturale.
Nikita Tkachuk, noto nel mondo del bodybuilding come l’Hulk russo, è morto all’età di 35 anni. La causa del decesso, secondo fonti di stampa internazionali, sarebbe una grave insufficienza d’organo provocata da anni di uso intensivo di Synthol, una sostanza oleosa impiegata per aumentare artificialmente il volume muscolare. L’atleta, originario della Russia, aveva raggiunto la notorietà grazie alle sue misure estreme e a una carriera sportiva iniziata in giovane età, culminata con il titolo di Maestro dello Sport a soli 21 anni.
Nel corso della sua carriera, Tkachuk aveva stabilito importanti record personali: 350 kg nello stacco da terra, 360 kg nello squat e 210 kg nella distensione su panca. Tuttavia, dietro questi numeri si nascondeva un percorso segnato da eccessi e da un uso reiterato di sostanze pericolose, spesso assunte sotto la spinta di sponsor interessati a promuovere prodotti farmaceutici tramite la sua immagine.
Negli ultimi anni della sua vita, Tkachuk aveva espresso pubblicamente il proprio rimorso per aver scelto una strada che gli ha compromesso la salute. In un’intervista citata da diverse testate, aveva dichiarato: “Se il vostro braccio è di 45 o 50 cm, cosa cambierà nella vostra vita?”, un appello chiaro rivolto ai più giovani per scoraggiare l’uso di sostanze dopanti. Aveva inoltre ammesso che le iniezioni di Synthol gli avevano causato gravi complicazioni, tra cui danni polmonari, sarcoidosi e accumuli di calcio nei reni e nei tessuti muscolari.
Il culturista era stato costretto a sottoporsi a diversi interventi chirurgici nel tentativo di contenere gli effetti collaterali. Nonostante le cure, le sue condizioni sono progressivamente peggiorate fino al decesso.
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