Juve in Champions, Venezia in B: Di Francesco scoppia in lacrime al fischio finale
L’allenatore del Venezia si è commosso al termine del match contro la Juventus, che ha sancito la retrocessione della squadra in Serie B.
Di Francesco crolla al fischio finale: il Venezia retrocede
VENEZIA – Una serata amara per Eusebio Di Francesco e per il Venezia, che dopo una stagione combattuta fino all’ultimo turno, retrocede in Serie B. La sconfitta per 3-2 contro la Juventus ha decretato la fine delle speranze di salvezza per la formazione veneta. Al termine dell’incontro, l’allenatore non ha trattenuto le lacrime, visibilmente commosso mentre lasciava il campo. Inutili gli applausi del pubblico e i gesti di stima da parte di alcuni giocatori bianconeri.
Il match, valido per l’ultima giornata di campionato, è stato decisivo per entrambe le squadre: da un lato la corsa salvezza, dall’altro la qualificazione in Champions League. Il Venezia era riuscito ad andare in vantaggio, ma la Juventus ha ribaltato il risultato. La squadra lagunare ha pareggiato nuovamente con Haps, ma un rigore trasformato da Locatelli ha spento ogni speranza.
Per Di Francesco si tratta della seconda retrocessione consecutiva, dopo quella della scorsa stagione con il Frosinone, anche in quel caso maturata all’ultima giornata. Una coincidenza dolorosa che l’allenatore ha vissuto con evidente partecipazione emotiva.
Le parole dell’allenatore: “Mi hanno dato tutto, non posso rimproverare nulla”
Al termine della partita, Eusebio Di Francesco ha parlato ai microfoni di Sky, visibilmente provato: “Questa squadra mi abbia dato tutto ciò che poteva darmi, la gente ci ha dato tantissimo anche stasera. In Italia raramente si vede retrocedere con gli applausi, non sempre le ciambelle riescono col buco. È il secondo anno che retrocedo all’ultima giornata, oggi ho scelto di venire perché è giusto metterci la faccia. Quando vedo dall’altra parte anima e cuore non posso rimproverare niente a nessuno.”
Il tecnico ha anche aggiunto: “Fiducia? Al di là di quello ci vedremo in settimana con la società. Sono riconoscente e ho una sensibilità personale, ragioneremo a mente fredda e ci vedremo in settimana per capire il nostro futuro.”
Dopo una stagione in cui ha cercato di valorizzare un gruppo giovane e con poca esperienza nella massima serie, il bilancio si chiude con una retrocessione arrivata al termine di un campionato combattuto fino all’ultimo respiro.