Cronaca Italiana

Policlinico, specializzando colpito da un violento schiaffo dal marito di una paziente, sbatte la testa contro un pilastro, ricoverato

Un giovane specializzando è stato aggredito all’interno del Policlinico di Napoli da un uomo che lo ha colpito al volto: è ricoverato al Cardarelli.


Aggressione durante una consulenza medica

Grave episodio di violenza nel pomeriggio di martedì 27 maggio all’interno del reparto di Chirurgia orale e Maxillo facciale del Policlinico di Napoli. Un medico specializzando, impegnato in una consulenza clinica su una paziente, è stato aggredito dal marito della donna. L’uomo, secondo quanto emerso dai primi accertamenti, avrebbe accusato il medico di essere responsabile del peggioramento delle condizioni della moglie e di una presunta infezione, aggredendolo con uno schiaffo violento al volto.

A seguito del colpo, il medico ha perso l’equilibrio, finendo con la testa contro un pilastro all’interno della stanza. Subito soccorso, il giovane è stato trasportato in ambulanza all’ospedale Cardarelli, dove è stato ricoverato. Le lesioni riportate hanno comportato una prognosi di 30 giorni.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri del Posto Fisso del Policlinico, che hanno immediatamente avviato le indagini per ricostruire nel dettaglio l’accaduto e per valutare eventuali responsabilità penali a carico dell’aggressore.


La reazione dei sindacati medici

L’episodio ha suscitato una dura presa di posizione da parte del sindacato Anaao Assomed Campania, che ha denunciato l’ennesima aggressione contro il personale medico all’interno delle strutture sanitarie. Bruno Zuccarelli, segretario regionale del sindacato, ha dichiarato: “Non possiamo più limitarci all’indignazione. La misura è colma. Questo ennesimo episodio dimostra quanto i medici, in particolare i più giovani, siano diventati bersagli indifesi in un sistema che non è più in grado di garantire la loro sicurezza.”

Anche il vicesegretario regionale, Maurizio Cappiello, ha commentato duramente quanto accaduto, sottolineando il peso crescente che grava sul personale sanitario: “La sanità campana non può continuare a funzionare sulle spalle della dedizione dei professionisti, lasciati soli a fronteggiare rabbia sociale, frustrazione e violenza.”