“Ho chiesto all’intelligenza artificiale di scrivere un post contro la Meloni e ha scritto quello”, il professore prova a giustificarsi
Il professore campano, coinvolto in una bufera per un post offensivo nei confronti della figlia della premier Giorgia Meloni, sostiene che la responsabilità ricada sull’intelligenza artificiale. La sua difesa, però, non convince.
La difesa del docente e l’utilizzo dell’intelligenza artificiale
Stefano Addeo, insegnante di tedesco all’Istituto Enrico Medi di Cicciano, è finito sotto accusa dopo aver pubblicato un post sui social in cui augurava alla figlia di Giorgia Meloni la stessa sorte tragica della 14enne Martina Carbonaro, uccisa da un ex fidanzato. In un primo momento, Addeo aveva ammesso l’errore e si era scusato, spiegando che si trattava di un gesto impulsivo. Tuttavia, nella sua recente intervista al TGR Campania, il professore ha cambiato versione, attribuendo parte della responsabilità a un’intelligenza artificiale. “Ho chiesto aiuto a un’IA per scrivere il post. È stato un grave errore e mi scuso profondamente per aver scritto quelle parole riguardo a una bambina”, ha dichiarato. Addeo ha anche precisato di aver ritirato immediatamente il post non appena si è reso conto della gravità della situazione. “Sono molto amato dai miei studenti, e subito mi sono reso conto del mio errore”, ha aggiunto.
La reazione e i dubbi sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale
La difesa di Addeo, secondo cui il post offensivo sarebbe stato generato tramite un’intelligenza artificiale, ha sollevato dubbi. Il professore ha spiegato di aver semplicemente richiesto all’IA di creare un “post cattivo sulla Meloni”. Tuttavia, quando sono stati testati comandi simili con diversi modelli di IA, come ChatGPT o Meta AI, i risultati sono stati nettamente diversi. Le risposte di queste intelligenze artificiali hanno rifiutato di generare contenuti offensivi o violenti, sottolineando che non producono messaggi dannosi o inappropriati. Ad esempio, ChatGPT ha dichiarato di preferire non scrivere contenuti “cattivi” su persone reali, inclusi i politici, e ha offerto alternative più civili.
Nonostante non si sappia quale IA Addeo abbia utilizzato, la sua difesa appare dubbia. I principali modelli di IA, anche quelli meno restrittivi come Grok di Elon Musk, non generano messaggi simili a quello pubblicato dal professore. Questo solleva la possibilità che Addeo abbia forzato i limiti dell’IA o che abbia utilizzato una piattaforma poco conosciuta, sebbene ciò sembri improbabile per un semplice post su Facebook.
Conclusioni sulla vicenda
L’incidente ha suscitato una forte reazione da parte delle forze politiche, con esponenti della maggioranza e dell’opposizione che hanno espresso indignazione e solidarietà alla premier Meloni e alla sua famiglia.