Il giornalista si è spento a 94 anni: Enrico Mentana lo ricorda come professionista leale, mentre Elisabetta Canalis lascia un messaggio affettuoso.
Dopo la scomparsa di Pippo Baudo, il mondo della televisione italiana piange un altro volto storico: Emilio Fede. Il giornalista, morto a 94 anni dopo un peggioramento delle sue condizioni di salute, ha attraversato decenni di informazione televisiva. Inviato di guerra, conduttore del Tg1 e successivamente direttore della stessa testata, Fede è stato uno dei volti più riconoscibili della Rai negli anni ’70 e ’80. Più tardi, alla guida del Tg4, il suo stile diretto e dichiaratamente schierato ha segnato un’epoca, pur restando al centro di controversie e vicende giudiziarie che hanno in parte oscurato la sua eredità professionale.
A tracciare un profilo personale e professionale di Emilio Fede è stato Enrico Mentana, che su Instagram ha voluto condividere un ricordo intenso: “Se ne è andato Emilio Fede, e tanti – anche solo per ragioni di età – ne ricorderanno solo il crepuscolo professionale e giudiziario. Sarebbe sommamente ingeneroso. Emilio Fede, vent’anni prima di Berlusconi e del tg4, era già l’anchorman più conosciuto dei tg italiani”. Mentana ha ricordato il loro primo incontro al Tg1 nel 1980 e la collaborazione successiva: “L’ho incontrato al Tg1 nel 1980, e le nostre vite professionali si sono intrecciate a più riprese. L’ho avuto anche come direttore nel 1982, un’era geologica fa”.
Il direttore del TgLa7 ha poi aggiunto: “Facemmo poi, nello stesso gruppo, telegiornali completamente diversi, ma con gli occhi di oggi potrei dire che sdoganò un genere ormai ampiamente diffuso, quello dei programmi giornalistici apertamente schierati. Umanamente, anche quando eravamo molto distanti per scelte professionali, non fu mai sleale. Il resto è storia che abbiamo raccontato negli ultimi 15 anni”.
Le parole di Enrico Mentana hanno raccolto centinaia di reazioni e tra i commenti spicca quello di Elisabetta Canalis, che ha scritto: “Riposa in pace direttore”. Un messaggio semplice ma significativo, che testimonia come la figura di Fede abbia lasciato un segno anche al di fuori del giornalismo. La sua carriera, caratterizzata da successi, contrasti e polemiche, si chiude con un ricordo che mette in luce non solo il professionista discusso, ma anche l’uomo che ha saputo lasciare un’impronta nella storia della televisione italiana.
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