“Come dovrei chiamarmi se fossi eletto?”: il racconto del fratello John dopo l’elezione di Leone XIV
La famiglia Prevost ricorda con stupore l’elezione di Papa Leone XIV, primo pontefice americano, tra aneddoti familiari e ricordi della sua vocazione precoce.
Il racconto del fratello John dopo l’elezione di Leone XIV
John Prevost, fratello minore di Papa Leone XIV, ha raccontato alla stampa statunitense le emozioni vissute nei giorni che hanno preceduto l’elezione al soglio pontificio. Secondo quanto riferito, già “uno o due giorni dopo la morte di Papa Francesco” aveva saputo che il nome di Robert Francis Prevost era tra i tre più papabili. “Ho sentito che era tra i finalisti, in un gruppo ristretto di tre nomi”, ha dichiarato. La conferma, arrivata durante l’annuncio in Vaticano, ha sorpreso l’intera famiglia.
Nato a Dolton, nell’Illinois, Robert Prevost è il più giovane di tre fratelli. Fin da bambino, secondo quanto ricordato dal fratello John, mostrava una chiara inclinazione alla vita religiosa. “Già da piccolo sapeva cosa voleva fare. Non ha mai avuto dubbi”, ha raccontato. Mentre i fratelli si intrattenevano con i giochi più comuni, Robert “giocava a fare il prete”, trasformando un asse da stiro in altare e distribuendo la Comunione con caramelle. Un gioco diventato, anni dopo, una realtà che ha cambiato la storia della Chiesa: Papa Leone XIV è infatti il primo pontefice originario del continente americano.
Anche il fratello maggiore Louis Prevost, che si trovava in Florida con l’influenza, ha ricordato con emozione quel momento: “Mia moglie mi ha avvertito che c’era fumo bianco. Ho acceso la TV e quando ho sentito ‘Roberto…’, ho capito subito. Era lui. Per fortuna ero già disteso, altrimenti sarei caduto”.
Il legame con Papa Francesco e la scelta del nome
Nei giorni precedenti il conclave, il cardinale Prevost aveva avuto una conversazione con il fratello John sul possibile nome pontificale da adottare in caso di elezione. “Mi ha chiesto: ‘Come dovrei chiamarmi?’”, ha ricordato. Durante quella chiacchierata, il nome Leone era stato inizialmente escluso per evitare la numerazione errata. “Gli ho detto che non doveva chiamarsi Leone perché sarebbe stato il tredicesimo. Ma deve aver fatto qualche ricerca per capire che in realtà era il quattordicesimo”.
Il fratello Louis ha descritto il nuovo pontefice come una persona semplice, molto spirituale, ma anche dotata di forte ironia. “È intelligente come pochi. Ama stare con la gente”, ha aggiunto. Ha poi ricordato come il periodo vissuto come missionario in Perù abbia avuto un impatto decisivo sulla sua visione della Chiesa. “Pensavo di aver visto il mondo nella Marina, ma lui mi ha superato”.
Secondo John, la vicinanza di vedute tra Leone XIV e Papa Francesco è evidente: “Credo che siano anime affini. Erano entrambi in Sud America nello stesso periodo – mio fratello in Perù, Francesco in Argentina – e hanno vissuto le stesse realtà. Quelle esperienze tra i poveri hanno forgiato la loro visione della Chiesa”.
Al momento dell’elezione, la candidatura di Robert Prevost risultava tra le più forti, come confermato anche da padre James Martin, collaboratore di ABC News, che ha dichiarato come il suo nome fosse ai vertici delle previsioni.
L’ascesa al soglio pontificio di Papa Leone XIV ha dunque rappresentato una sorpresa solo in parte per i suoi familiari, che oggi raccontano con orgoglio e meraviglia una vocazione maturata sin dall’infanzia e culminata in uno dei ruoli più importanti della Chiesa cattolica.