In pieno giorno un addetto alla sicurezza è stato colpito con violenza davanti a numerosi testimoni, l’aggressore è attualmente ricercato dalle forze dell’ordine.
L’aggressione davanti al fast food
Nel pomeriggio di venerdì 12 aprile si è verificato un grave episodio di violenza in piazza Moro, nel pieno centro di Bari. Secondo quanto riferito da testimoni presenti sul posto, un uomo ha aggredito senza apparente motivo un vigilante in servizio all’ingresso del McDonald’s, colpendolo con due pugni al volto e tentando successivamente di strangolarlo. La scena si è svolta sotto gli occhi di numerose persone, tra cui anche minori.
La vittima, un dipendente della sicurezza privata, ha riportato lesioni ma è riuscita a evitare conseguenze più gravi grazie al tempestivo intervento di alcuni clienti del ristorante. Alcuni tra i presenti, infatti, si sono frapposti tra l’aggressore e il vigilante, riuscendo a interrompere l’attacco.
L’aggressore si dilegua, indagini in corso
Dopo l’aggressione, l’uomo si è rapidamente allontanato a piedi dalla piazza, facendo perdere le proprie tracce tra i passanti. Le forze dell’ordine, giunte poco dopo sul posto, hanno acquisito le testimonianze dei presenti e stanno ora visionando le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona per identificare il responsabile.
Al momento, non è ancora chiaro il movente che ha spinto l’aggressore ad agire in questo modo. Alcuni testimoni hanno parlato di un diverbio avvenuto poco prima all’ingresso del locale, ma la dinamica resta ancora oggetto di approfondimento da parte della polizia.
Preoccupazione per la sicurezza nell’area della stazione
Piazza Moro è una delle aree più frequentate del centro di Bari, in prossimità della stazione centrale, e già in passato è stata teatro di episodi di tensione. L’aggressione di venerdì ha suscitato preoccupazione tra i cittadini e tra i lavoratori della zona, in particolare per la presenza di famiglie e bambini al momento dell’accaduto.
Il vigilante aggredito ha ricevuto le cure del caso e non sarebbe in pericolo di vita. Le autorità proseguono le ricerche dell’aggressore, il cui identikit è in fase di definizione. Le indagini proseguono nel massimo riserbo.