Cinque diciasettenni entrano ogni notte in casa di un anziano e lo maltrattano fino a farlo sentire male, tutto documentato dai cellulari
Per mesi un uomo anziano è stato vittima di intrusioni notturne e sevizie da parte di cinque diciassettenni. Le violenze sono state documentate con cellulari. Indagini avviate dopo la denuncia dell’anziano
SIRACUSA – Cinque minorenni sono indagati per gravi episodi di violenza ai danni di un anziano, costretto per mesi a subire maltrattamenti nella sua abitazione. Secondo quanto emerso dalle indagini, i giovani, tutti diciassettenni, avrebbero fatto irruzione ripetutamente in casa dell’uomo, dopo averne manomesso la porta d’ingresso per accedervi indisturbati durante la notte. L’indagine è stata avviata a gennaio, in seguito al racconto dell’anziano, che ha trovato il coraggio di denunciare dopo sei mesi di presunte vessazioni.
I cinque sono ora accusati di atti persecutori, violazione di domicilio e danneggiamento aggravato in concorso. Le forze dell’ordine, coordinando le attività investigative, hanno raccolto prove determinanti, tra cui i filmati registrati con i cellulari degli indagati. Le immagini, ora in possesso degli inquirenti, hanno permesso di ricostruire la dinamica delle presunte aggressioni.
Le presunte violenze documentate nei video
Secondo gli elementi raccolti dagli investigatori, il gruppo avrebbe agito con modalità reiterate e organizzate: ogni notte entravano nell’abitazione e sottoponevano l’uomo a diverse sevizie. Lo avrebbero denudato, rasato a zero e costretto a guardare mentre distruggevano o danneggiavano i suoi effetti personali. In alcune circostanze, avrebbero versato cloro per l’appartamento, appiccato il fuoco a sacchi dell’immondizia in cucina e provocato un allagamento.
Tra gli episodi più gravi emersi dalle indagini, anche l’ipotesi che l’anziano sia stato obbligato ad assumere sostanze stupefacenti, riportando conseguenze fisiche. Le immagini riprese con i telefoni cellulari sono state fondamentali per chiarire l’entità delle violenze. Le forze dell’ordine hanno anche riscontrato che l’uomo era spesso costretto a dormire su una sedia.
Attualmente, i cinque ragazzi si trovano affidati a strutture per minorenni in varie località della Sicilia, in attesa degli sviluppi dell’inchiesta giudiziaria condotta dalla Procura dei Minori.