Che tempo che fa, la Schlein demolisce la Meloni: “Si inginocchia a Trump, umilia l’Italia”
La segretaria del Pd, ospite a “Che tempo che fa”, critica il silenzio del governo su Gaza, sostiene i cinque Sì ai referendum e annuncia la mobilitazione davanti alla Rai.
Schlein sostiene i referendum: “Mobilitazione necessaria”
ROMA – Nella serata di domenica Elly Schlein, ospite della trasmissione “Che tempo che fa” condotta da Fabio Fazio sul canale Nove, ha ribadito il pieno sostegno del Partito Democratico ai cinque referendum in programma l’8 e 9 giugno. La segretaria ha sottolineato come il Pd sia l’unico partito ad affrontare confronti interni aperti e a poter cambiare posizione con trasparenza. “Noi siamo l’unico partito che fa discussioni vere e che può anche cambiare linea,” ha affermato, aggiungendo che la decisione di sostenere il sì a tutti i quesiti è stata presa senza voti contrari durante la Direzione nazionale.
Schlein ha ricordato il suo impegno contro le riforme sul lavoro già dal 2015, e ha dichiarato che non verranno chieste “abiure personali” a chi nel partito aveva posizioni differenti. A suo dire, l’adesione della base ai quesiti è un segnale positivo: “Vuol dire che la nostra base è anche in grado di riconoscere quando sono stati fatti degli sbagli e può mobilitarsi per correggerli”. Ha poi sottolineato l’importanza del voto per contrastare la precarietà, migliorare la sicurezza nei luoghi di lavoro e riconoscere la cittadinanza a chi è nato o cresciuto in Italia.
Questa mattina, lunedì 19 maggio, la segretaria sarà presente davanti alla sede Rai di via Teulada, a Roma, per partecipare al presidio lanciato con lo slogan “Spegniamo TeleMeloni, accendiamo la democrazia”, con il quale il Pd denuncia il presunto oscuramento mediatico sui referendum. La mobilitazione coinvolgerà anche le sedi regionali dell’emittente pubblica.
Critiche al governo su Gaza e divergenze con M5S
Nel corso dell’intervista, Schlein ha rivolto dure critiche alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, accusandola di eccessivo allineamento all’ex presidente americano Donald Trump. “Per Giorgia Meloni è tutto bianco o nero. O pieghi la testa a qualsiasi cosa faccia e dica Trump, come purtroppo ha fatto lei, oppure vuoi uscire dalla Nato e non avere più un’alleanza con gli Usa,” ha dichiarato. Ha poi citato il silenzio del governo italiano davanti a un controverso video pubblicato da Trump, che mostrava Gaza trasformata in un resort, e ha parlato di una rottura della tradizione diplomatica italiana: “Noi crediamo che questo tradisca la tradizione diplomatica del nostro Paese”.
Sulle relazioni con il Movimento 5 Stelle, Schlein ha mostrato un atteggiamento interlocutorio, riconoscendo divergenze, soprattutto in politica estera, ma anche convergenze su alcuni temi, come il conflitto nella Striscia di Gaza. “Abbiamo presentato una mozione unitaria”, ha ricordato, pur non condividendo la posizione del M5S sulla libertà di coscienza per il referendum sulla cittadinanza.
Infine, ha rievocato i limiti del passato in materia di diritti civili, sostenendo che il Partito Democratico avrebbe potuto fare di più: “Si poteva mettere una fiducia in più e provare a far passare la riforma della cittadinanza”. Ora, secondo Schlein, il referendum rappresenta un’opportunità per iniziare un percorso di cambiamento: “Chi nasce o cresce in Italia è italiano e nessuno può toglierli questo diritto”.