Cronaca Italiana

Identificato l’uomo senza memoria: la madre lo riconosce grazie a ‘Chi l’ha visto?’

Un appello televisivo ha permesso di identificare un uomo privo di memoria a Roma, grazie al riconoscimento da parte della madre.

Riconosciuto dopo l’appello a ‘Chi l’ha visto?’

È stato identificato l’uomo senza memoria che da settimane si aggirava tra Castro Pretorio e Termini, a Roma, senza riuscire a fornire alcuna informazione sulla propria identità. Fondamentale è stato l’intervento dell’assessora ai Servizi sociali Barbara Funari e la partecipazione della trasmissione ‘Chi l’ha visto?’, in onda su Rai 3, che ha raccolto e diffuso l’appello.

Il caso ha attirato l’attenzione di numerosi cittadini e turisti, colpiti dalla presenza dell’uomo e dai suoi disegni misteriosi che portava sempre con sé. Nonostante le numerose segnalazioni, nessuno fino a quel momento era riuscito a identificarlo. La svolta è arrivata mercoledì 14 maggio, quando l’assessora Funari è intervenuta in diretta televisiva chiedendo ai telespettatori di aiutare a risalire all’identità dell’uomo, descritto come privo di documenti, riferimenti e nome.

“Un appello per ricostruire un’identità e rendere possibile un nuovo futuro – scrive su Facebook l’assessora Funari – Ho partecipato alla trasmissione ‘Chi l’ha visto?’ per chiedere aiuto nel riconoscere una persona senza dimora, attualmente seguita dai nostri servizi sociali e sanitari. È una persona priva di documenti, di riferimenti, di un nome certo. Abbiamo deciso di provare anche questa strada per restituirgli un’identità e, con essa, una parte fondamentale della sua dignità. Un identità necessaria anche per poter continuare a dare le cure di cui ha bisogno insieme ai servizi dell’ Asl Roma 1, al Municipio Roma I Centro, in sinergia con la Polizia Roma Capitale e tutte le forze dell’ Ordine già coinvolte sul caso. Chiunque possa fornire informazioni utili può davvero dare un contributo importante”.

La madre interviene e l’uomo inizia a raccontarsi

Proprio grazie all’appello televisivo, la madre ha riconosciuto il volto del figlio e si è messa in contatto con le autorità, permettendo così la sua identificazione. La vicenda ha commosso e suscitato partecipazione anche sui social, dove l’assessora ha annunciato il progresso con un messaggio prudente, evitando di divulgare dettagli sull’identità del soggetto per garantirne la riservatezza.

Nel frattempo, un interprete russo ha facilitato la comunicazione con l’uomo, consentendo ai servizi sociali di raccogliere ulteriori elementi utili alla ricostruzione della sua storia. I suoi disegni e le mappe numeriche che portava sempre con sé sono ora oggetto di analisi da parte degli operatori, nella speranza di comprenderne il significato e aiutare nel processo di recupero dell’identità.

L’uomo è attualmente assistito dalla Asl Roma 1, in collaborazione con il Municipio Roma I Centro, la Polizia Locale e altre autorità coinvolte. L’obiettivo ora è completare il percorso di riconoscimento e garantire l’accesso alle cure e all’assistenza necessarie per il suo benessere.