L’audio VAR svela l’errore su Inter-Roma: il contatto su Bisseck era da rigore, lo ammette Rocchi
L’audio del VAR su Inter-Roma conferma l’errore: la trattenuta su Bisseck era da rigore. Lo dichiara Rocchi dopo la fine del campionato.
Il designatore Rocchi: “Era rigore e andava rivisto al VAR”
Con la Serie A ormai conclusa e lo Scudetto assegnato al Napoli, emerge un dettaglio che riaccende il dibattito su una delle partite più discusse della stagione. Si tratta del contatto tra Bisseck e Ndicka nel finale di Inter-Roma, match valido per la 34ª giornata di campionato. L’episodio, rimasto senza sanzione al momento della gara, viene ora rivalutato dal designatore arbitrale Gianluca Rocchi, che ne riconosce la rilevanza.
A pochi minuti dalla fine, con la Roma in vantaggio per 1-0, Yann Bisseck cade in area dopo un contatto con Ndicka. L’arbitro Fabbri decide di non intervenire, mentre il VAR, affidato a Di Bello, non segnala la necessità di una revisione. Il caso viene chiuso in campo, ma non dalle polemiche. Durante l’ultima puntata stagionale di “Open VAR” su DAZN, è lo stesso Rocchi a spiegare la dinamica e a riconoscere l’errore: “Un errore non aver spiegato prima. Il non rigore una scelta molto al limite a livello di VAR, mentre si tratta di un rigore da assegnare in campo e piuttosto evidente. A livello di VAR avevamo qualche dubbio, ma per noi è sia da rigore che da intervento VAR”.
L’errore tecnico e il mancato chiarimento: “Meglio una On Field Review in più che in meno”
Durante la trasmissione, è stato trasmesso anche l’audio tra l’arbitro in campo e la sala VAR. Nel dialogo, Fabbri afferma: “Non lo tira mai giù, sono solo le braccia intorno al corpo”, mentre Di Bello osserva: “Le braccia si staccano quando va giù Bisseck”. Per Rocchi, però, l’analisi non ha considerato correttamente l’inizio della trattenuta: “Di Bello sbaglia perché non si concentra su come inizia la trattenuta. La decisione finale viene influenzata dalla poca sostanza della trattenuta, ma è sbagliata. Meglio una On Field Review in più che una in meno: è il passettino in più che dovremo fare”.
L’episodio diventa ancor più significativo se si considera l’esito finale del campionato: il Napoli ha chiuso in testa alla classifica con 82 punti, uno in più dell’Inter. Se il rigore fosse stato assegnato e trasformato, avrebbe potuto cambiare il corso della stagione, forse costringendo le due squadre a uno spareggio per il titolo.
Nonostante l’audio sia stato diffuso solo a campionato concluso, Rocchi ammette la responsabilità per il ritardo nella comunicazione. Un’ammissione che, pur non modificando la classifica finale, contribuisce a chiarire la posizione dell’AIA