Cronaca Italiana

Ucciso durante una rapina per pochi contanti: chi era Nahid Miah, il benzinaio di 35 anni accoltellato mentre lavorava

Colpito al torace da un rapinatore in moto, è morto mentre era in servizio alla pompa di benzina. Sposato e padre di due figli, viveva in Italia da anni.

La vittima era originaria del Bangladesh e residente ad Ardea

Nahid Miah, 35 anni, è stato ucciso con una coltellata durante una rapina mentre lavorava alla pompa di benzina Toil in via delle Pinete, ad Ardea, nella tarda mattinata del 27 maggio. L’uomo, originario del Bangladesh, si era trasferito da circa quattro anni nel comune a sud di Roma, dove viveva insieme alla moglie e ai suoi due figli piccoli.

Prima di ottenere la gestione del distributore, aveva già maturato esperienza nel settore: aveva lavorato presso un’altra stazione di servizio in viale Marconi e svolto anche l’attività di cameriere in un locale della zona di Conca d’Oro. La sua integrazione nel contesto urbano era ben avviata e, secondo quanto riferito dai residenti, Nahid era molto conosciuto nel quartiere per i suoi modi cordiali.

L’omicidio è avvenuto intorno a mezzogiorno. Secondo la ricostruzione iniziale dei carabinieri della Compagnia di Anzio, coordinati dalla Procura, Nahid era appena uscito dalla struttura per la pausa pranzo quando è stato avvicinato da un individuo a bordo di una moto. L’uomo gli ha sottratto il portafoglio con l’incasso della mattinata e, di fronte alla sua reazione, lo ha colpito con un fendente al torace. Il rapinatore è poi fuggito, facendo perdere le proprie tracce. Le telecamere di videosorveglianza della zona hanno ripreso la scena e le immagini sono ora al vaglio degli investigatori. Il corpo della vittima è stato trasferito in obitorio, dove verrà eseguita l’autopsia.

Testimoni sconvolti, familiari sotto shock

Sul posto si sono subito radunati cittadini, conoscenti e clienti abituali della pompa di benzina. In molti ricordano Nahid come una persona solare e rispettosa. “Che gran dolore, abbiamo scambiato due parole stamattina. Era molto gentile ed educato. Non ci posso credere”, ha dichiarato Gianna, una delle clienti abituali. Anche Sara, un’altra residente, ha espresso incredulità: “Andavo spesso a fare benzina da lui. Non si può morire così, è assurdo”.

Il dolore ha colpito in modo devastante anche la famiglia della vittima. La moglie e i fratelli di Nahid, appresa la notizia, si sono sentiti male e sono stati trasportati in ambulanza al Policlinico di Tor Vergata, dove hanno ricevuto le prime cure mediche. Il corpo dell’uomo verrà restituito ai familiari una volta completati gli esami necessari, in vista dei funerali.