Martina Carbonaro, fiaccolata di duemila persone, la mamma: “Dio perdona, io no. Non accetterò mai le scuse”
In migliaia con le fiaccole ad Afragola per rendere omaggio a Martina Carbonaro, 14 anni, trovata morta in un edificio abbandonato: confessato l’omicidio da parte dell’ex fidanzato.
Migliaia in piazza per Martina: “L’amore vero non uccide”
AFRAGOLA – Una folla silenziosa ha attraversato le strade di Afragola nella serata di mercoledì, in una fiaccolata che ha riunito oltre duemila persone in memoria di Martina Carbonaro, la 14enne trovata senza vita in un edificio abbandonato nei pressi dello stadio Moccia. Ad aprire il corteo c’era la madre della ragazza, Enza Cossentino, stringendo tra le mani la foto della figlia e camminando davanti a uno striscione con la scritta: “L’amore vero non uccide”.
La ragazza era scomparsa lunedì sera. Dopo circa 24 ore di ricerche, è stata ritrovata priva di vita. L’ex fidanzato ha confessato l’omicidio ai carabinieri. Un delitto che ha sconvolto l’intera città, spingendo cittadini di tutte le età a partecipare alla manifestazione per manifestare solidarietà alla famiglia e ricordare Martina con rispetto e compostezza.
Le parole pronunciate dalla madre, forti e cariche di dolore, hanno segnato il momento più intenso della serata: “Dio perdona, non io. Se arrivano delle scuse, non le accetto”, ha detto Enza Cossentino mentre camminava circondata dall’affetto dei presenti.
Una città scossa da una tragedia inaccettabile
Il ritrovamento del corpo di Martina Carbonaro in un edificio dismesso ha provocato sgomento e indignazione. Le autorità hanno confermato che l’ex fidanzato ha ammesso le proprie responsabilità, raccontando quanto accaduto ai militari dell’Arma. I dettagli della confessione sono ora al vaglio degli inquirenti.
Nel frattempo, Afragola si è fermata. Durante la fiaccolata, numerose persone hanno portato con sé fiori e cartelli con messaggi contro la violenza. La partecipazione è stata imponente: circa duemila persone hanno sfilato in silenzio per le vie cittadine, fermandosi nei pressi del luogo del ritrovamento per un momento di raccoglimento.
La manifestazione è terminata in serata, con un lungo applauso in memoria della giovane vittima. In molti hanno chiesto giustizia, ma senza clamore né rabbia, solo con il dolore di chi ha perso una giovane vita in modo tragico e inaccettabile.