Il governo sospende la scorta degli ex premier, Renzi: “Vendetta su di me di Meloni e Mantovano per aver espresso opinioni politiche critiche verso il Governo”
Il governo italiano ha deciso di revocare la scorta dei servizi segreti agli ex presidenti del Consiglio, a partire dal 1° gennaio 2026. Matteo Renzi ha attaccato il sottosegretario Alfredo Mantovano, responsabile della misura, accusandolo di aver preso una decisione politica in risposta alle sue critiche al governo. La revoca coinvolge anche altri ex premier come Paolo Gentiloni, Mario Monti, Romano Prodi e Massimo D’Alema, mentre il presidente del Consiglio Giorgia Meloni continuerà a beneficiare di una protezione speciale.
La decisione del governo e le motivazioni ufficiali
Secondo un articolo del “Foglio”, il governo ha deciso di rivedere le misure di protezione degli ex presidenti del Consiglio, riducendo la tutela fornita dai servizi segreti. Il sottosegretario Mantovano ha spiegato che la misura è stata presa in seguito a una riorganizzazione del sistema di protezione avviata dal governo Conte II nel 2020, la quale prevedeva la fine del regime speciale per gli ex premier. La protezione degli ex presidenti del Consiglio, a partire dal 2026, sarà affidata solo al Ministero dell’Interno, con l’esclusione dell’AISI, che finora aveva co-gestito la sicurezza con il Viminale.
Mantovano ha specificato che il cambio di regime per gli ex premier è un “atto dovuto”, derivante da una riforma della protezione adottata nel 2020 e mai implementata. Secondo la nuova disposizione, la protezione speciale sarà riservata solo alla carica di presidente del Consiglio in carica, come previsto dalla normativa vigente.
Renzi attacca Mantovano: “Una vendetta politica”
La decisione di revocare la scorta dei servizi segreti ha suscitato le critiche di Matteo Renzi, che ha accusato il sottosegretario Mantovano di aver usato informazioni riservate per danneggiare la sua figura politica. Renzi ha denunciato che la motivazione ufficiale riguardante la carenza di personale nei servizi segreti è “risibile” e ha sostenuto che la vera ragione dietro alla decisione sia legata alle sue critiche pubbliche al governo di Giorgia Meloni. Il leader di Italia Viva ha definito questa scelta come una “vendetta” e ha annunciato di rinunciare alla protezione offerta dal Viminale.
Renzi ha anche accusato Mantovano di violare la riservatezza, dopo che il “Foglio” ha pubblicato in anteprima la lettera che lo informava della revoca della scorta. Il senatore ha rivelato di aver ricevuto la comunicazione il 15 aprile 2025 e ha contestato il fatto che la corrispondenza privata sia stata divulgata senza il suo consenso.
Renzi ha concluso la sua risposta a Mantovano dichiarando che, pur rinunciando alla protezione, non accetta che la sicurezza dei cittadini venga sacrificata per tutelare ex leader politici, sottolineando la necessità di più personale per la sicurezza pubblica, piuttosto che per proteggere singole personalità politiche.