Cronaca Pugliese

Bari, Flash Mob in Piazza Ferrarese in vista del referendum dell’ 8 e 9 giugno: “Votare è un atto di amore”

Un invito a partecipare attivamente al referendum, per far sentire la propria voce in difesa dei diritti civili e del lavoro: questo il messaggio che è stato lanciato a Bari durante il flash mob organizzato dall’Unione Giovani di Sinistra in Piazza Ferrarese. L’evento, che ha avuto luogo nei giorni precedenti il referendum del 8 e 9 giugno, ha visto una folta partecipazione di giovani, che hanno esposto uno striscione con il messaggio “Votare è un atto d’amore”.

Un Dovere Civico e un Diritto Fondamentale

“Votare è un diritto, ma anche un dovere civico, come ci ricorda la nostra Costituzione all’articolo 48”, hanno dichiarato gli organizzatori dell’iniziativa. La loro partecipazione al flash mob ha avuto lo scopo di sensibilizzare i cittadini sull’importanza di esercitare il proprio diritto di voto, soprattutto in un periodo in cui alcuni settori della politica sembrano incentivare l’astensione. Per i giovani di Sinistra, il voto rappresenta una delle forme più dirette e potenti di democrazia.

“Con il referendum, abbiamo la possibilità di far sentire veramente la nostra voce”, ha aggiunto Mattia Ferrante, referente regionale dell’Unione Giovani di Sinistra (UGS) in Puglia. Ferrante ha spiegato come questa iniziativa non solo fosse un richiamo all’importanza del voto, ma anche una risposta a un recente invito all’astensione. Inoltre, ha messo in evidenza l’importanza storica della data, vicina alla Festa della Repubblica, che celebra il momento in cui gli italiani, nel 1946, decisero il futuro del paese dopo il regime fascista.

I Temi Al Centro del Referendum

Il referendum in programma il 8 e 9 giugno riguarderà diversi temi fondamentali. Tra i principali quesiti, spicca quello sul Jobs Act, in particolare sull’abrogazione della disciplina sui licenziamenti nel contratto a tutele crescenti. La norma, introdotta nel 2015 dal governo Renzi, prevede che i lavoratori assunti dopo quella data non abbiano più diritto al reintegro nel caso di licenziamento illegittimo, ma solo un risarcimento economico. Altri quesiti riguardano l’indennità per i licenziamenti illegittimi nelle imprese con meno di 16 dipendenti, la cancellazione delle riforme sui contratti a termine, e la responsabilità delle aziende in caso di infortuni sul lavoro.

Uno degli altri temi cruciali del referendum riguarda la cittadinanza. I promotori chiedono di ridurre il periodo di residenza legale per ottenere la cittadinanza italiana, portandolo da dieci a cinque anni. Questo quesito punta a favorire una maggiore inclusione sociale, aprendo le porte della cittadinanza a molti che sono parte integrante del tessuto sociale e lavorativo italiano ma che attualmente non possono accedere a pieno titolo a tutti i diritti.

Il referendum rappresenta quindi un’occasione importante per riflettere e decidere su temi cruciali che riguardano il lavoro, i diritti civili e l’inclusione sociale. Come affermato da Ferrante, “Non possiamo sprecarla. Votiamo anche per chi non può farlo”.