Operata dopo un grave incidente, muore a 26 anni, i genitori: “Non aveva firmato il consenso per l’intervento”
Giorgia Marino è deceduta all’ospedale Molinette dopo due interventi chirurgici. I familiari hanno presentato un esposto: “Non aveva firmato il consenso informato”.
Grave incidente in moto, poi i primi interventi
Giorgia Marino, 26 anni, è morta il 9 giugno all’ospedale Molinette di Torino, dove era ricoverata in seguito a un grave incidente stradale avvenuto dieci giorni prima. Il 30 maggio, la giovane si trovava in sella alla sua moto quando è stata travolta da un’automobile che, secondo una prima ricostruzione, non le avrebbe dato la precedenza. Nello scontro, Giorgia è finita contro alcune vetture parcheggiate, riportando gravi traumi: fratture multiple a bacino, scapole, ginocchia e costole, una perforazione al polmone, lesioni ai reni e la lacerazione della milza.
Trasportata d’urgenza al Cto, è stata ricoverata in terapia intensiva e tenuta in coma farmacologico. In ospedale è stata sottoposta a un primo intervento chirurgico al ginocchio destro. Successivamente, le sue condizioni sembravano essersi stabilizzate, consentendo un secondo intervento chirurgico al bacino, eseguito il 5 giugno.
Arresto cardiaco e decesso, aperta un’inchiesta
Durante il secondo intervento, Giorgia ha avuto un arresto cardiaco improvviso. I sanitari hanno disposto il trasferimento d’urgenza alle Molinette, dove la giovane è stata collegata a un sistema di supporto vitale. Dopo tre giorni di ricovero in condizioni critiche, è stata dichiarata la morte cerebrale.
A seguito del decesso, la famiglia, tramite l’avvocato Alessandro Dimauro, ha depositato un esposto alla Procura. I parenti sostengono che Giorgia sia stata sottoposta a uno degli interventi senza aver firmato il consenso informato, elemento che potrebbe configurare responsabilità mediche. Inoltre, ritengono che il suo quadro clinico non fosse compatibile con la vicinanza temporale delle operazioni.
Gli inquirenti valuteranno i fatti per accertare eventuali responsabilità da parte del personale sanitario della Città della Salute di Torino. Le cartelle cliniche della paziente sono ora al vaglio degli investigatori e, nei prossimi giorni, sarà effettuata l’autopsia per stabilire le cause esatte della morte.
Giorgia Marino lavorava presso il centro di smistamento Amazon di Grugliasco ed era appassionata di motociclismo. Viveva con il compagno in zona stadio Olimpico e lascia una bambina di quattro anni.