Pioggia di rifiuti per Inzaghi: otto “no” eccellenti all’Al Hilal nonostante gli stipendi milionari
Il progetto di Simone Inzaghi in Arabia Saudita parte in salita: nessuno degli otto calciatori contattati ha accettato di unirsi all’Al Hilal.
Fallisce il primo assalto al mercato: rifiutati tutti gli obiettivi
L’avventura di Simone Inzaghi sulla panchina dell’Al Hilal si apre con un ostacolo inaspettato: i principali nomi individuati per rinforzare la squadra hanno declinato l’offerta del club saudita. L’allenatore italiano puntava a concludere almeno due grandi operazioni nella finestra di mercato di giugno, in preparazione al Mondiale per Club, ma si è trovato di fronte a una serie di rifiuti che hanno congelato ogni piano.
Nonostante le proposte economiche altissime, gli otto calciatori accostati alla squadra hanno scelto di restare in Europa. Tra questi, spiccano i nomi di Victor Osimhen, che ha interrotto la trattativa dopo un primo interessamento, e Bruno Fernandes, che ha rinunciato a un’offerta da 100 milioni di euro per restare competitivo in vista degli impegni europei. Il desiderio di continuare a giocare in tornei di alto livello, anche in ottica Mondiali 2026, sembra aver prevalso sugli ingaggi proposti.
Gli otto nomi che hanno detto no al tecnico italiano
La lista dei giocatori contattati include molti volti noti del calcio internazionale. Tra i primi contattati da Inzaghi ci sono stati Osimhen e Fernandes, seguiti da tre ex calciatori dell’Inter: Alessandro Bastoni, Nicolò Barella e Francesco Acerbi, tutti legati al tecnico per il recente passato in nerazzurro. Nessuno dei tre ha accettato di trasferirsi in Arabia Saudita, preferendo rimanere nei rispettivi club.
Altri profili seguiti da Inzaghi erano Theo Hernandez, Nuno Tavares e Angelino, anch’essi rimasti lontani da Riyad. Otto rifiuti pesanti che obbligano la dirigenza dell’Al Hilal a rivalutare le proprie strategie e a confrontarsi con una realtà diversa rispetto al recente passato, quando diversi big del calcio internazionale avevano scelto di trasferirsi nel campionato saudita.
Nonostante il sostegno della dirigenza e un ingaggio di rilievo, Inzaghi dovrà ora ricostruire il proprio piano tecnico, cercando nuovi nomi disposti a sposare il progetto saudita. Il primo discorso ufficiale del tecnico è avvenuto con l’aiuto di un interprete, segno della volontà di costruire un rapporto diretto con l’ambiente. Ma le prime settimane indicano che il compito sarà tutt’altro che semplice.