Elisabetta Gregoraci, lo scatto sulla tomba della madre commuove i fan

La showgirl è tornata in Calabria, tra sorrisi con la famiglia e un momento di raccoglimento sulla tomba della madre scomparsa nel 2011.

Il ritorno nella terra d’origine

«La mia terra mi insegna sempre la cosa più semplice e più preziosa: che la felicità è stare insieme, davanti al mare, con chi ami». Con queste parole, pubblicate su Instagram il 29 agosto, Elisabetta Gregoraci ha accompagnato un carosello di immagini che raccontano la sua estate in Calabria, la regione dov’è nata e dove cerca di tornare ogni volta che può.
Gli scatti mostrano momenti di vita familiare: i sorrisi con la sorella Marzia, la complicità con i nipotini e la dolcezza di un raro abbraccio accanto al papà Mario. Poi, tra le foto, un’immagine toccante: quella della visita alla tomba della madre, scomparsa nel 2011 a causa di un tumore al seno.

Il legame con la famiglia e la carriera

Nata a Soverato nel 1980, Elisabetta Gregoraci è stata incoronata Miss Calabria nel 1997, titolo che segnò l’inizio di una carriera tra moda, televisione e cinema. Nel 2006 finì al centro delle cronache rosa per la relazione con Flavio Briatore, con cui si sposò nel 2008. Due anni dopo nacque il loro figlio Nathan Falco. Nel dicembre 2017 la coppia ha firmato la separazione consensuale, mantenendo però rapporti cordiali per il bene del bambino.
Nonostante una vita trascorsa tra viaggi e palcoscenici internazionali, la showgirl non ha mai reciso i legami con la sua terra. Ogni ritorno in Calabria diventa occasione per ritrovare affetti e radici, condivide sorrisi genuini e momenti intimi, come quelli documentati negli ultimi scatti.

Il ricordo della mamma Melina

La perdita della madre Melina, malata di tumore al seno, ha lasciato un segno profondo nella vita di Elisabetta Gregoraci. «Mia mamma, che aveva sei figli, si è ammalata al seno molto giovane. Ha subito molte terapie e operazioni. Io ho vagato per anni tra gli ospedali», ha raccontato in passato la showgirl.
Negli anni, ha più volte ribadito l’importanza della ricerca e delle nuove terapie, invitando le donne a considerare la conservazione delle cellule del cordone ombelicale. «Conservatele per la vostra famiglia o donatele a una bio-banca. Un domani potrebbero essere utili per curare malattie gravi», ha dichiarato. Un impegno che porta avanti con costanza.

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