Il bambino, 9 anni, è caduto dal secondo piano mentre la madre apriva la porta. Ricoverato a Legnano, sarà trasferito a Bergamo quando stabile.
Cade nella tromba delle scale: bimbo di 9 anni grave in ospedale
Un bambino di 9 anni è ricoverato con prognosi riservata all’ospedale di Legnano, in provincia di Milano, dopo una drammatica caduta nella tromba delle scale di un condominio. L’incidente è avvenuto nella mattinata di martedì 29 aprile in un edificio di via Pisacane, nel quartiere popolare della città.
Secondo una prima ricostruzione, il bambino sarebbe sfuggito al controllo della madre nel momento in cui la donna, con in braccio il figlio più piccolo, aveva aperto la porta di casa. Il bambino, affetto da disabilità, sarebbe corso verso la balaustra interna dello stabile, perdendo l’equilibrio e cadendo nel vuoto dal secondo piano, per un’altezza di circa dieci metri.
Sul posto sono intervenuti immediatamente i soccorsi sanitari, allertati dai familiari e dai presenti. Il personale del 118, insieme ai carabinieri della Stazione di Legnano, ha trasportato il piccolo in codice rosso all’ospedale cittadino, dove è stato sottoposto a un intervento chirurgico d’urgenza per la rimozione della milza. I medici hanno anche riscontrato un trauma cranico, ma gli esami diagnostici effettuati successivamente non avrebbero evidenziato emorragie cerebrali.
Trasferimento previsto all’ospedale pediatrico di Bergamo
Le condizioni del bambino restano serie, ma al momento non sarebbe in pericolo di vita. I sanitari dell’ospedale di Legnano hanno disposto il trasferimento del piccolo al Papa Giovanni XXIII di Bergamo non appena le condizioni cliniche lo permetteranno. La struttura bergamasca dispone infatti di un reparto pediatrico altamente specializzato, dove il bambino potrà ricevere cure adeguate per il recupero post-operatorio e la riabilitazione.
Le forze dell’ordine stanno proseguendo gli accertamenti per chiarire l’esatta dinamica dell’accaduto. La madre, di origine egiziana, avrebbe spiegato agli inquirenti di aver perso momentaneamente il controllo del figlio maggiore mentre era impegnata a gestire anche il figlio più piccolo.
Al momento, non risultano aperti fascicoli di indagine a carico dei familiari.