Puglia, mal di denti e nervi tesi: padre e figlio colpiscono il medico con schiaffi in faccia

Un medico di 29 anni è stato colpito al volto da un paziente durante l’attesa per un’iniezione: denunciati un 31enne e il padre sessantenne.


Individuati gli aggressori del medico di Surbo

Sono stati identificati i due uomini ritenuti responsabili dell’aggressione avvenuta nella serata di martedì 29 aprile presso la guardia medica di Surbo, in provincia di Lecce. Si tratta di un 31enne, accusato di lesioni personali aggravate, e del padre sessantenne, denunciato per minacce. L’episodio si è verificato intorno alle 23.30, quando il medico, in servizio presso la continuità assistenziale, è stato colpito durante un accesso non urgente per un forte dolore dentale.

Il giovane, accompagnato dai genitori, si era recato nella struttura nonostante l’orario di chiusura ordinario, e il medico aveva comunque deciso di visitarlo. Dopo averlo fatto accomodare in sala d’attesa per avviare la registrazione e valutare una possibile iniezione calmante, il paziente avrebbe perso la calma, lamentando un’eccessiva attesa. La discussione è rapidamente degenerata in uno schiaffo al volto del professionista, che ha riportato un livido e un ematoma. Il padre avrebbe sostenuto il figlio durante l’aggressione.

La ricostruzione dei fatti è stata possibile grazie alle immagini delle telecamere di videosorveglianza, che hanno permesso ai carabinieri del Nucleo investigativo di Lecce di identificare i due uomini. Attualmente non sono state disposte misure restrittive, ma la loro posizione resta al vaglio degli inquirenti alla luce delle nuove norme a tutela degli operatori sanitari.


Interrotto il servizio a Surbo: il medico chiede il trasferimento

L’aggressione ha avuto ripercussioni immediate sul servizio sanitario locale. A seguito di una comunicazione dell’Asl di Lecce, il servizio di continuità assistenziale a Surbo è rimasto sospeso per l’intera giornata del 1° maggio, a causa dell’indisponibilità dei medici a coprire i turni. Il professionista aggredito ha inoltre chiesto di essere trasferito, dichiarandosi “profondamente scosso e turbato da quanto accaduto”, come riportato dal presidente dell’Ordine dei Medici di Lecce, Antonio De Maria.

Sull’accaduto è intervenuto anche il sindaco di Surbo, Oronzo Trio, che ha condannato l’episodio: “È una decisione che rattrista e che ovviamente deve far riflettere. Quando un medico si sente insicuro nel fare il proprio lavoro, è tutta la cittadinanza a subirne le conseguenze. Quello che è accaduto è un atto grave e ci colpisce tutti. Un gesto inaccettabile, che lascia sgomenti”.

Il primo cittadino ha voluto esprimere solidarietà al medico aggredito: “Nessuno dovrebbe subire aggressioni mentre svolge il proprio lavoro, men che meno chi dedica la propria vita alla cura degli altri. Dietro ogni camice ci sono donne e uomini che meritano rispetto e protezione. Come paese dobbiamo alzare la voce, dire con chiarezza che a Surbo non c’è posto per la violenza, né per chi crede che la forza sia un modo per ottenere qualcosa. A nome mio e dell’intera amministrazione comunale, ribadisco la nostra condanna senza appello per questo gesto vile, e la nostra solidarietà piena al medico coinvolto”.

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