Cronaca Pugliese

Bari, tifoso aggredito davanti al figlio, la Curva Nord si dissocia: «Fatti estranei a noi, condanniamo con fermezza»

Un uomo è stato aggredito davanti al figlio nei pressi dello stadio San Nicola di Bari. I tifosi della Curva Nord prendono le distanze e condannano l’episodio.


Aggressione fuori dallo stadio durante la protesta

BARI – Un episodio di violenza si è verificato nelle ore successive alla partita tra Bari e Pisa, all’esterno dello stadio San Nicola. Un tifoso, secondo quanto documentato da video circolati ampiamente sui social, è stato aggredito fisicamente mentre cercava di recuperare uno zaino. Il fatto, avvenuto davanti al figlio minore dell’uomo, ha destato sconcerto e innescato una forte ondata di reazioni. Le immagini hanno rapidamente fatto il giro del web, suscitando indignazione e accendendo il dibattito sull’accaduto.

In seguito alla diffusione dei video, i gruppi organizzati della Curva Nord del Bari hanno rilasciato una nota ufficiale per chiarire la propria posizione, negando qualsiasi coinvolgimento nei fatti. Il comunicato è stato diffuso per evitare che si facessero erroneamente associazioni tra gli autori dell’aggressione e gli ultras radunati in zona per una protesta.


La posizione ufficiale dei gruppi organizzati

Nel documento, i tifosi organizzati hanno dichiarato: «In merito alla rissa avvenuta all’esterno della Curva Nord, ieri, durante la gara Bari-Pisa, teniamo a rimarcare la nostra totale estraneità». I rappresentanti del tifo biancorosso hanno poi aggiunto: «Nello specifico, esprimiamo una ferma condanna dell’accaduto, in quanto avvenuto sotto gli occhi di un bambino».

La nota prosegue con un riferimento alle conseguenze mediatiche che l’episodio ha generato: «Spiace essere finiti nell’occhio del ciclone: spesso ci ritroviamo ad essere oggetto di critica, a prescindere da quelle che sono le nostre effettive responsabilità e questo non ci sta bene».

I gruppi della Curva Nord hanno infine chiesto maggiore cautela nell’attribuzione di responsabilità: «Giornalisti e fruitori dei social farebbero meglio ad accertarsi dei fatti, prima di puntare il dito contro i gruppi organizzati che, nel momento dell’accaduto, erano intenti a protestare sotto la porta numero 1 dello stadio. Determinati episodi feriscono la sensibilità umana e ribadiamo la nostra ferma condanna».

Il comunicato si chiude con un appello al rispetto della verità dei fatti e alla tutela dell’immagine di chi, pur essendo presente nello stesso luogo, non ha preso parte all’aggressione. Le indagini sul caso sono in corso, mentre il video continua a circolare in rete.