Panatta contro il tennis femminile: “Giochino su un circuito a parte, tirano solo forte senza pensare”
Adriano Panatta critica duramente Coco Gauff e il tennis femminile: secondo lui mancano pensiero tattico e varietà, rendendo gli incontri “una noia mortale”.
Panatta spiazza in diretta: “Solo forza, zero pensiero”
Non usa mezzi termini Adriano Panatta, leggenda del tennis italiano, che ai microfoni della Rai ha lanciato una bordata contro il tennis femminile moderno. Le sue dichiarazioni, arrivate al termine della storica vittoria di Jasmine Paolini al Foro Italico, hanno sollevato un polverone mediatico. A finire nel mirino dell’ex campione è stata soprattutto Coco Gauff, protagonista della finale degli Internazionali di Roma.
“Tirano solo forte senza pensare, una noia mortale”, ha affermato Panatta, riferendosi al gioco espresso da molte tenniste in campo. “Ha fatto una palla corta che nemmeno un NC. Il problema è che insegnano solo a tirare forte e non a pensare”.
Parole dure, pronunciate con il consueto tono diretto che contraddistingue l’ex vincitore del Roland Garros. Secondo Panatta, il tennis femminile ha perso in qualità tattica e varietà rispetto al passato: “Il 95% giocano tutte come lei”, ha aggiunto riferendosi a Gauff, “una a noia mortale”.
La proposta shock: “Un circuito femminile a parte”
Non solo critica tecnica, ma anche una proposta divisiva: “Gli uomini vincono su tutte le superfici, allora le donne giochino su un circuito a parte, sul cemento, in America, così ci risparmiamo di vedere certe cose”, ha dichiarato Panatta, suscitando reazioni contrastanti in studio e sui social.
Secondo l’ex campione, il tennis femminile ha perso il gusto della costruzione, dell’intelligenza tattica, elementi che – a suo dire – invece continuano a contraddistinguere il circuito maschile: “Vedi Sinner, Alcaraz… loro giocano e vincono su tutte le superfici”, ha concluso, “le donne, invece, tutte uguali, zero creatività”.
Il dibattito esplode online: nostalgia o sessismo?
Le frasi di Adriano Panatta hanno immediatamente acceso il dibattito. Da un lato chi lo difende, parlando di nostalgia per un tennis “vero”, tecnico, meno omologato. Dall’altro, molte voci si sono levate in difesa del tennis femminile, evidenziando l’evoluzione atletica e la crescente competitività nel circuito WTA.
La sua analisi ha suscitato anche accuse di sessismo, con utenti che hanno definito inaccettabile la proposta di “un circuito a parte”, mentre altri hanno sottolineato che il tennis moderno – sia maschile che femminile – ha cambiato logiche, ritmi e strumenti rispetto al passato.
Non è la prima volta che Panatta divide l’opinione pubblica con dichiarazioni taglienti. Stavolta, però, ha toccato un tema particolarmente sensibile, proprio nel giorno in cui una tennista italiana come Jasmine Paolini scriveva una pagina storica del tennis nazionale.