Tony Effe: “Ho preso cinque anni con la condizionale per aver rubato il Moncler che aveva Totti”
Il trapper romano svela nel suo libro un aneddoto legato a un gesto giovanile ispirato dal suo idolo, _Francesco Totti_, culminato in una condanna con pena sospesa
Un giubbotto, un’icona del calcio e una notte finita male: Tony Effe rievoca un episodio giovanile conclusosi con una condanna a cinque anni con la condizionale.
Una giovinezza turbolenta
Nel suo libro autobiografico “Non volevo, ma lo sono”, uscito il 27 maggio, Tony Effe – nome d’arte di Nicolò Rapisarda – ripercorre episodi chiave della sua vita, dal successo con la Dark Polo Gang all’affermazione come artista solista. Tra i vari racconti, l’artista dedica un intero capitolo a Francesco Totti, figura centrale della sua adolescenza e oggetto di una singolare vicenda.
Il racconto prende le mosse da una puntata del programma “C’è posta per te”, andata in onda nel periodo natalizio, in cui Totti appariva indossando un giubbotto Moncler bianco. Quell’immagine, racconta Tony, lo colpì a tal punto da voler ottenere un giubbotto identico, anche con mezzi discutibili.
«Mi sono preso 5 anni di condizionale perché volevo il Moncler di Francesco Totti», scrive Tony Effe nel libro. L’intento iniziale era quello di procurarsi un giubbotto simile “levandolo a qualche pariolino” nei pressi del locale Piper, noto punto di ritrovo della capitale. L’accesso al locale gli fu negato per l’aspetto poco conforme, ma uno degli amici riuscì comunque a sottrarre un portafoglio Gucci, attirando l’attenzione di due ragazzi presenti.
Una notte da film
Il confronto tra i due gruppi sfociò in una breve fuga, durante la quale Tony venne fermato. Ma la situazione si complicò ulteriormente: «Uno dei due a un certo punto tira fuori una nunchaku, tipo Bruce Lee e inizia ad agitarlo per aria. Io lo prendo e in un attimo lo faccio svenire sul cofano di una macchina. Mi levo dal ca**o e frullo il nunchaku sotto un’auto».
L’intervento della polizia fu immediato: «Il secondo dopo siamo circondati da tre volanti e ci portano in commissariato. Dopo l’interrogatorio, mi rilasciano e trovo mia madre che era venuta a prendermi. Mi danno aggressione invece di rapina, lavori sociali e cinque anni di condizionale, il che significa che per tutto quel tempo non dovevo fare ca**ate».
Un rapporto rimasto nel tempo
L’aneddoto è ambientato in un periodo in cui Tony Effe non aveva ancora raggiunto la popolarità attuale. Oggi, l’artista si prepara a diventare padre insieme alla compagna Giulia De Lellis e a esibirsi al Circo Massimo il prossimo 6 luglio. A suggellare la crescita personale e artistica di Tony, è arrivata anche la partecipazione di Francesco Totti in uno spot promozionale per l’evento, in cui i due condividono alcuni palleggi.
In una precedente intervista rilasciata alla Milano Fashion Week, Tony Effe aveva ribadito il profondo legame con l’ex numero dieci della Roma: «Francesco Totti, il re di Roma. È il mio primo amore. Prima c’è lui, poi mia madre».