Cronaca Italiana

Leoni, attacca Vannacci: “Generale della codardia, vergogna per le sue affermazioni” e Vannacci commenta: “L’unico Leoni che conosco è un verduraio che abita sotto casa mia”

Nel corso del congresso nazionale dei giovani di Forza Italia, Simone Leoni ha lanciato un duro attacco contro alcuni esponenti politici, senza mai fare nomi. La sua critica si è focalizzata su un politico che, secondo lui, non rappresenta i valori di inclusività e rispetto che dovrebbero caratterizzare la politica moderna. Leoni ha parlato di “personaggi” che si allontanano dalla realtà attuale e adottano posizioni escludenti anziché promuovere un approccio più accogliente.

Leoni contro le dichiarazioni controverse

Durante il suo intervento, Leoni ha parlato di figure politiche che, pur di ottenere qualche voto in più, fanno affermazioni che danneggiano il tessuto sociale. Ha criticato apertamente le dichiarazioni che hanno alimentato divisioni, come quelle che affermano che i bambini con disabilità dovrebbero essere separati, che le persone con la pelle scura non siano italiane o che chi è gay non sia “normale”. Leoni ha espresso il suo disappunto, sottolineando che tali parole sono pericolose e hanno conseguenze devastanti, specialmente per le giovani generazioni. “Ci sono coetanei che per queste aberrazioni arrivano a togliersi la vita. Vergogna”, ha dichiarato con forza.

Un appello per una politica più inclusiva

Leoni ha concluso il suo intervento esortando i politici a riflettere sulle proprie parole, ricordando che le loro dichiarazioni non solo influenzano l’opinione pubblica, ma possono anche avere gravi ripercussioni sulla vita di chi le ascolta. Ha accusato alcuni leader di “codardia” e di aver scelto di promuovere la discordia anziché l’unità, semplicemente per un calcolo elettorale. “Vergogna per cosa poi, per qualche voto in più?”, ha incalzato il giovane esponente di Forza Italia.

La rispsiat di Vannacci: “LEONI…

Mi chiedono di LEONI….l’unico Leoni che conosco era un verduraio che, da bambino, quando abitavo a Ravenna, abitava sotto casa mia. Una persona eccezionale, un LAVORATORE che si alzava alle tre e mezzo del mattino per aprire bottega.

Non conosco altri LEONI e non mi esprimo su persone che non conosco…a meno che non siano i soliti leoni da tastiera o da microfono….e su quelli non vale la pena esprimersi ma vale sempre il detto degli Arditi: menefrego!”